LEARNING LATVIAN LANGUAGE. KO?

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Si sa che l’integrazione di un expat passa anche attraverso l’assorbimento e la padronanza, perlomeno basilare, della lingua ufficiale del Paese d’espatrio. In certi Paesi è strettamente necessario alla sopravvivenza parlare la lingua riconosciuta a livello nazionale, in altri ce la si cava anche solo con l’inglese.

In Lettonia tutti parlano ALMENO tre lingue: lettone, russo ed inglese. Io parlo cinque lingue, fra cui il russo e l’inglese: la mia assoluta non conoscenza della lingua lettone non ha in nessuna maniera ostacolato la mia vita sociale. La mia passione per le lingue straniere non è mai stato un mistero per nessuno e il desiderio di aggiungere una nuova voce alla lista delle lingue che parlo, coadiuvato dalle espressioni quasi commosse dei miei amici lettoni, mi hanno fatto sganciare i soldi per un corso super intensivo.

Il mio nuovo hobby è adesso la lingua lettone. E’ bellissimo destreggiarsi fra 7 casi e 6 declinazioni diverse, con le dovute eccezioni alla regola che confermano la regola.

La mia classe è un tripudio di eccellenze: me, italiana, la mia coinquilina, tedesca, e 6 russi nati e vissuti in Lettonia che non parlano una parola di lettone. Sì, anche questo è possibile qui… ma forse ne parlerò più avanti. La prof è un personaggio a sé, già a partire dal nome: GERDA, una donna lettone sulla sessantina che parla anche russo e tedesco. Ah, e ha la ESSE con la ZEPPOLA.

Ora, contestualizziamo. I baldi russi, con un età compresa fra i 30 e i 60, non capiscono ‘na parola che sia una, nonostante abbiano vissuto in Lettonia per tutta la loro vita, quindi ogni singola parola va tradotta in russo. La mia coinquilina tedesca c’ha il servizio di traduzione diretto lettone-tedesco. Io vengo trattata alla pari dei russi. Fair enough: pago per il corso di lettone ma in realtà faccio un corso di russo, parallelamente.

Chi ha una base linguistica un po’ più sviluppata della media è perfettamente a conoscenza del fatto che soffermarsi su certe spiegazioni e chiedere certe domande è completamente inutile allo scopo dell’apprendimento di una nuova lingua. E mi cadono le balle braccia soprattutto quando i russi non sanno usare in maniera appropriata i casi.

“Ma… alla domanda DOVE si risponde con il genitivo, pravilno, da?”

“Ma… io non voglio imparare a memoria le declinazioni, voglio capire la logica dietro alle declinazioni”

Anyways, apparte essere la più brava del corso (modestamente) sono eccitata come una bambina alla vigilia di Natale ogni volta che devo andare a lezione ed ogni volta che imparo qualcosa di nuovo. Ho scoperto che il mio amore per le lingue straniere non si è mai spento in favore del business, diciamo che si era solo affievolito mentre mi spaccavo la testa sui verbi perfettivi del russo ai tempi universitari.

MOMENTO FRUSTRAZIONE: Gerda, la prof, non mi capisce quando io sto in piena crisi di switch linguistico fra il russo e il lettone. Ma ve la vedete voi, un’italiana a tradurre dal lettone al russo e viceversa per 9 ore alla settimana? Ma lo sa la Gerda che lo switch linguistico è un problema REALE?? Ogni volta che esco da lezione ti declinare tutti i genitivi al plurale in entrambe le lingue ma non mi ricordo più il mio nome.

Il “ko” del titolo è da interpretarsi liberamente. KO [leggasi quo = cosa? in lingua lettone autoctona sconosciuta al di fuori dai confini nazionali e destinata ben presto all’estinzione] che KO [leggasi “kappa o” = immaginatemi al tappeto, presa a pugni, con vari ematomi e sanguinamenti nasali ed oculari]

Per fortuna è venerdì!

Uz redzēšanos (vi sfido a dirlo)

7 pensieri su “LEARNING LATVIAN LANGUAGE. KO?

  1. Che invidia!! Anche io sono una grande appassionata di lingue (anche se ho studiato quelle antiche, all’uni) e ti sono solidale nella frustrazione dell’essere l’unica persona che ha studiato linguistica in una classe di discenti… talvolta, incluso il professore 😉 (che per di piu’ ti guarda male)
    Ti seguo subito!

  2. 5 lingue? Bravissima! E poi non sono mica lingue facili il tedesco, il russo, e il lettone…
    (scusa la caterva di messaggi, ma ho cominciato a leggere il tuo blog solo ora, nonostante ci sia passata di qui gia’ un’altra volta!)

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